Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XII (1784)

Volume Dodicesimo » Diario » K 12 » [Dal 18 aprile] » p. 2185

ø A dì 20 detto martedì.

Tempo bello, e tiepido.

La nausea, o l'età ci fa tornare molto piacevolmente ai classici, ed ai libri cogniti, e ci fa sprezzare tutte le superficiali sciocchezze, che compariscono alla giornata in tanta copia d'affogare ogni letterato che volesse star dietro alle medesime che piena di libri leggieri, di repetizioni, di cose vecchie, raffazzonate alla moda. L'originalità trovasi solo negli antichi, ed a questi puri fonti noi riandiamo volentieri, doppo aver provate tutte le bevande artificiali, che inventa l'interesse, e la voglia di brillare in una platea d'ignoranti dai cattivi studi, e dal disprezzo dei maestri troppo vecchi resi prosontuosi, e sfacciati. Ma Orazio, Virgilio, Omero, Luciano, Platone, Aristotile, Cicerone, Seneca piacciono ai 50 anni, ancor quando non sono piciuti ai 30 e ristorano la perdita del tempo impiegato in altre letture dei moderni.