Volume Dodicesimo »
Diario »
G 12 »
[Dal 7 marzo] »
p. 2164
ø A dì 13 detto sabato.
Morte del dottor Amidei. È morto stanotte d'anni 62 il dottor Cosimo Amidei onesto, ed illuminato procuratore di Peccioli che mi servì nella causa della Teresa contro l'infame Chelli, e che si è fatto un nome per il suo Discorso sopra la carcere dei debitori. È autore di qualche altro scritto anonimo, come La Chiesa, e la Repubblica ne' suoi veri confini.
Glossa
Fu stampato due volte.
Legenda: il testo in blu connota aggiunte autografe successive al 1789.
Era filosofo di vita, e di pensieri, semplice nelle sue maniere, con un esteriore sparuto, godeva dell'opinione di uomo illuminato assai, e di vero galantuomo. Quei che lo conoscevano bene da vicino ed erano pochi essendo vissuto molto ritirato dal tumulto, lo stimavano anche più, perché più erano a portata di pesarlo. Nel pubblico aveva l'apparenza di un legale volgare, poco rumoroso, poco cabalista ecc. Questo è un elogio per la sua professione nella quale suol far strepito, chi meno è buono, e savio.
Glossa margine sinistro
Oggi ho scritta una lettera in maschera al canonico Zucchini di Cortona relativa all'orto agrario.
Fu alla fine dell'anno fatto direttore Zucchini col riposo all'abate Lapi.
Si è veduta nel Magazzino Georgico uscito ieri una vostra bella lettera del dì 3 stante in cui suggerite al signor proposto Lastri molte buone coltivazioni da farsi nel Giardino concesso alla mia Società da Sua Altezza Reale, ma non sapete che alcuni della Deputazione sopra di esso hanno dato l'incarico a detto signor proposto di tagliare gli alberi, di atterrar le cerchiate, di disfar le areole per vender le pietre, di guastarlo affatto senza farne motto alla Società medesima, senza darne conto ai ministri, senza addurne alcuna buona ragione. Il Corpo n'è rimasto assaissimo disgustato, vari membri si sono dichiarati di non voler pagar più la loro tassa, il popolo che non sa l'origine di tanta rovina urla assai contro l'esecutore del villano progetto, ed il signor direttor Pelli ha detto in una conversazione che veramente sarà ora quello il giardino dei semplici, perché affatto spogliato di amenità, e ridotto a prato comparirà l'orto più nudo che fosse mai. Ecco come è stato profittato delle grazie sovrane. Si potevano fare delle piantazioni in questa primavera, e delle semente come voi proponete si potea aspettare che Sua Altezza Reale destinasse il nuovo Direttor fisso in luogo dell'abate Lapi, che si dice aver ottenuta la sua licenza, si poteva cominciare dal erigere prima di far man bassa, e si doveva con più maturità esaminare quello che meglio convenisse. In questa primavera tutto si rovina senza rimedio, e poi in un'altra primavera cosa faranno? Voi adunque zelante di agricoltura che potevi meritare di esser chiamato direttore in luogo del suddetto signor Lapi rallegratevi col signor proposto che sia stato scelto per carnefice agrario dell'antico Giardino Botanico di Firenze, che così bene si presti all'incarico, e che non si sia riscosso nell'odioso ministero. Se viveva il padre Ubaldo mio padrone si sarebbe lagnato come si lagnano i buoni che pensano come lui. Gli altri ridono dei deputati barbari, fautori dello scempio che non gli chiamano più deputati, ma "guastatori accademici". Almeno potessi ottenere un bruciatino di legne per scaldarmi. Ma sono troppo vecchio, ed i vecchi voi sapete che non hanno voce per farsi ascoltare anche nei loro maggiori bisogni. Addio. Vostro tutto il Donzello.
Zucchini fu poi fatto direttore del medesimo. Ha mostrata la lettera, ma io mi sono tenuto coperto. Era una burla per sfogo di male umore per le novità seguite nel detto orto per opera del proposto Lastri.