ø A dì 12 detto mercoledì.
Tempo bello nella mattina, e freddo, ma poi essendo mutato vento si è intorbidato nel giorno, ed è piovuto la sera.
Io vedo che oggigiorno si studiano ben poco gli antichi, o meno di quello che conviene, benché la critica si sia perfezionata da potergli meglio intendere, e gustare. Nel secolo scorso gli leggevano i grammatici, ora gli potrebbero leggere i filosofi, ma questi filosofi non gli stimano quanto dovrebbero, e non curano di pescarvi i semi delle loro cognizioni. Si è detto che si vogliono in Francia far ristampare i classici ad usum Delphini. Se si tentasse questa impresa si potrebbero fare dell'edizioni molto più belle delle passate, con migliori comenti, e con prolegomeni più dotti. Niuno che abbia buon gusto nelle scienze, e nella lettura può dispensarsi dallo studiare gli antichi, pensi come vuole. Invecchiando si conosce questa verità.
ø A dì 13 detto giovedì.
Lo spettacolo del mondo vicino comparisce invecchiando molto differente da quello che si mostra in gioventù. E disgrazia. Io cerco per tutto il bello, e quello che mi può divertire,