ø A dì 21 detto lunedì.
"Terra malos homines nunc educat, atque pusillos: / Ergo Deus quicumque aspexit, ridet, et odit". Questi versi di Giovenale nella quindicesima satira v. 70 potrebbero essere il tema di un bel discorso. Ma per risparmiare uno squarcio che potrebbe comparire velenoso, e che si crederebbe effetto di una mia indigestione, basti l'avergli indicati. Chi vede, però, e conosce sentirà che averei ragione di sfogarmi, benché la filosofia, il gusto ai piaceri, abbia addolciti i costumi pubblici, abbia temperati quelli dei potenti, abbia disarmata la destra dei signori e dei sacerdoti. Ma per quanto?
Tempo coperto, e un poco rigido.
o A dì 22 detto martedì.
Siamo schiavi, ma si scrive con entusiasmo di libertà, si squarcia il velo dei governi, e si scoprono le inique loro leggi. Un libro ardito vado leggendo, che uscì nell'anno scorso con la data di Hambourg, e col titolo Des lettres de cachet, et des prisons d'état, ouvrage posthume, composé en 1778 in 8° diviso in due parti