Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XI (1783)

Volume Undicesimo » Diario » I 11 » [Dal 14 aprile] » p. 1983

quella dei suoi veri attributi, ed il sacerdote per domare l'indomabile orgoglio dell'uomo malvagio gliene suppone di quelli che ne distruggono la sua vera essenza. Che il deista se lo immagini migliore, e più tollerante del cattolico, è perché, dice il teologo, lo desidera scordevole dei falli che commette nello sfogo di tutte le sue passioni. Sia così appresso molti, ma s'egli vendica tutte le infrazioni dell'ordine, tutte le disubbidienze della sua legge con quel furore con cui parlava agli ebrei, il genere umano è tutto reo, ha creato il genere umano per farlo infelice, il genere umano è l'opera più disgraziata delle sue mani. Queste riflessioni mi gettano in una tetra malinconia, e mi figuro da un lato quel Signore di cui a ragione cantava il salmista "quam admirabile est nomen in universa terra... coeli enarrant gloriam" ecc. dall'altro vedo tutti gli uomini sparsi sul globo, di vari linguaggi,