Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XI (1783)

Volume Undicesimo » Diario » C 11 » [Dal 18 gennaio] » p. 1940v

ø A dì 28 detto martedì.

Tempo fosco, e piovoso assai nella mattina, e nella sera.

Si esige sempre della novità nella poesia, nell'eloquenza, nel teatro, nella pittura ecc., ma non si può intendere che si voglia che si partorischino dei pensieri del tutto originali, e creati di pianta, ma dei pensieri poco triviali, poco comuni, poco, o niente conosciuti. E chi può dire che una cosa che ci par nuova lo sia veramente? Tanti hanno pensato, ed hanno scritto sopra ogni soggetto, che io tengo per impossibile, che si possano produrre delle nuove idee. Una riflessione che alcun mai fece par nuova, ma è nuova solo per colui; altri è probabile che l'abbiano già fatta, e per questi non è nuova. In somma non si prenda mai al rigore la parola "nuovo", "novità" nelle cose di raziocinio, ma si creda che ciò significa solo quello che non è solito, volgare, ovvio, e si esiga che chi scrive, e chi disegna offerisca dell'espressioni, dei sentimenti, dei pensieri simili, non che si lambicchi il cervello a cercare quello ch'è "nuovo" a costo ancora della verità, e della ragionevolezza.