Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XI (1783)

Volume Undicesimo » Diario » B 11 » [Dal 10 gennaio] » p. 1932

Pandette sostenne che l'esemplare celebre delle medesime fosse stato non preso in Amalfi l'anno 1135 ma piuttosto portato in Pisa da Bologna dal giureconsulto Bulgaro nel XII secolo, o anche meglio donato dagl'Imperatori d'Oriente al famoso Borgondione allorché fu ambasciatore per la sua patria a Costantinopoli. Questo libro molto dotto fu il segnale della disputa che sostener dovette il padre Grandi col dottor Tanucci poi ministro caro a Carlo III, prima re di Napoli, in Napoli della quale può vedersi la storia (dalla p. 118 alla p. 135) nella vita del medesimo Grandi scritta da un suo discepolo (abate Ortes), e impressa dal Pasquali in Venezia nel 1744 in 8° della quale faremo altra volta menzione; disputa che amareggiò assai il religioso, e che partorì altri scritti i quali non ho cercato di raccogliere. Due cose sono da dirsi, ed è che il Tanucci per quanto mi pare di avere inteso fu l'ultimo a rispondere con un libro divulgato da lui doppo la morte del Grandi;

e che il medesimo Tanucci avendo veduto che il proposto Fossi nella prefazione al papiro dell'Archivio Diplomatico illustrato dal professore pisano Migliorotto Maccioni