"la France Berne Tourin" nella quale vi è un giuoco di parole, perché berner vuol dire burlare, beffare, ingannare. Ecco una repubblica che ha avuto un bellissimo panegirico dalla penna di un suo concittadino, che prima fu l'obbrobrio dei cattolici, poi l'ammirazione dei savi, cadente per le sue intestine discordie che suppongono un ammasso di passioni private, ed il trionfo fra esse dell'ambizione. Si potranno indovinare molte cause di questa rovina, ma doppo che cadde Roma, che caddero i Gesuiti, bisogna persuadersi che tutto cade per interno vizio, come muore l'uomo che ha resistito a tutti gli esterni colpi. Sarà Ginevera un bel soggetto di storia, ma il filosofo rientrando in se stesso compiangerà la sua debolezza, e riderà della pretesa prudenza di coloro, i quali credono di poter tutto eternare con i pesati loro provvedimenti.
Tempo vario, ma per lo più turbato, e dolco.