Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XI (1783)

Volume Undicesimo » Diario » A 11 » Gennaio » p. 1924

Targioni, benché prevista da molti mesi mi ha trafitto. Io lo stimavo, egli mi ha fatti piaceri senza che lo avessi molto coltivato, e senza che fosse affatto persuaso del mio modo di pensare. Ma chi resta doppo di lui? Fontana suddetto? È un soggetto che non lo somiglia. Il canonico Bandini? È un letterato di mestiere che ha fatto più di quello che sapesse fare. L'abate Mehus? È un carattere equivoco assai. L'abate Ferroni? Presume, ha merito, ma pretende anche troppo. Manni? È cadente, e meno scienziato di questi. I giovani conosceranno delle qualità belle in alcuni altri, che io non so distinguere perché sono miei coetanei, e miei eguali. I giovani hanno concetto dei vecchi, perché non gli hanno veduti nell'aspetto loro debole, perché credono troppo spesso alle loro ciarle, perché sono quelli da cui imparano. Ma dei loro eguali poi sono informati troppo per averne sempre quel concetto che vorrebbero essi esigere, e che ottengono ancora fuor della patria.

Tempo vario, ma non sicuro, né stabile.