o A dì 14 detto giovedì.
Bel tempo.
Sono stato ad un pranzo di culti inglesi invitatovi da monsieur Egerton figlio del vescovo di Derham, che mi ha dato campo di fare delle riflessioni sopra l'educazione, ed il costume degli oltramontani. Vi era un tal monsieur Braun irlandese cultissimo cavaliere bello, e pieno di talento, che si trattiene qua da circa due anni, e che ha preso molto gusto alla nostra poesia. Egli raccoglie stampe, e libri rari, e ne porta via più casse. Gli oltramontani continovamente ci spogliano. Sono di presente poco contenti di noi, che apparischiamo loro troppo seri. È vero. Il paese è montato in un certo contegno riservato, e diffidente. Del resto se volevo mescolarmi con i forestieri potevo farlo facilmente, ma ho amato di stare a me, perché tardi mi si è data questa apertura, e perché non ho franca la lingua francese, onde poter dialogizzare con facilità. È vero ancora, che non tutti sono da meritare domestichezza, perché non tutti viaggiano per istruirsi, e portano seco della virtù.