affatto chi non crede che si ricomprino i delitti. Il pentimento vero, intenso, sincero è un atto più ideale, che praticabile dalla fredda umanità, da un'inferma natura, da un cuore troppo terreno, e poco disinteressato. Quanti spropositi teologici averò scritti in poche linee? Ma questi stessi errori fanno palpitare. Lo stesso fatalismo, le dispute sulla Grazia, i dommi di varie religioni tutte caparbie e quasi tutte intolleranti, le minaccie dei sacerdoti, le voci dei pregiudizi, la storia dei fanatici, e dei martiri sono motivi se non di spavento, almeno di timore. Ed a chi serve il coraggio per comparire in un altro ordine di cose? A chi si può distrarre affatto dal guardarlo in faccia, pieno di una passione, posseduto da un pregiudizio, riscaldato dalle circostanze, abituato negli oggetti insinuatigli da cenni altrui, sepolto nella stupidità e nell'ignoranza!
Tempo simile.