Luglio
Luglio 1782.
o A dì 1° detto lunedì.
Questi caldi tanto cocenti mi incomodano assai nell'applicare, benché l'individuo non ne soffra. Io vorrei far tutto presto, e mi arrabbio in una certa maniera a non vi riuscire, perdendo il proposito tante volte ripetuto di prender le cose lentamente, e con pausa, perché ho in vista di riposarmi al fine della carriera. La compirò? Averò allora questa desiata quiete? Chi sa il futuro.
Tempo simile.
ø A dì 2 detto martedì.
Scorrendo i miei libri mi dispiace di non poterli leggere, o di non li aver tutti letti, o di non rammentarmi almeno il terzo di quello che in essi ho letto. Mi sono troppo occupato, e troppo mi occupo a scrivere, sicché perdo quel tempo che potrei impiegare a leggere. Ho troppa poca memoria, e questa mi va anche scemando, talché perdo presto, ed ho già perduto la rimembranza di quello che ho saputo. Ho