Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume X (1782)

Volume Decimo » Diario » N 10 » [Dal 27 giugno] » p. 1823v

Ma io non mi picco di spigolare tutte le sciocchezze, e lascio questa briga ai romani, contento di avere accennato un libro, il quale può solleticare la curiosità anche dei posteri.

Tempo caldo assai, assai.

ø A dì 28 detto venerdì.

A D'Alembert non piace il modo com'è stata scritta la storia (Memorie sopra Cristina di Svezia). Disgusto filosofico. Si dimentichi cosa non è importante, dice egli. E cosa è l'importante? A Caio piacerà una notizia, a Tizio un'altra, a Sempronio un'altra, come a Sempronio, a Tizio, a Caio piacciono cibi, frutti, fiori diversi. Chi sceglierà, deciderà, risolverà? Una gazzetta, un diario il più semplice, sarebbe il meglio, ma è troppo freddo, dicono i belli spiriti. Anco il pane è scipito, ma pure sazia, nutrisce i più, e chi è disgustato dall'intemperanza lo lascia.

Tempo caldo, ma un poco nebbioso.