in questo lungo studio si perde il fuoco, il brio, e l'estro di cui ha bisogno la pittura, cosa che io ripeto spesso, mentre vedo che ancor quelli che hanno nome di pittori sono stentati nell'invenzione, e legati nell'esecuzione. Vero è ancora che i pittori a olio hanno meno pane di prima, perché l'uso moderno della mobilia esige pochi quadri, onde meno si dedicano a quest'arte, e meno possono riuscirvi eccellenti. Dunque? Dunque, mi diceva alcuno, resterà la pittura per i piccoli quadri alla fiamminga, i quali sono fuori ricercati, ed adattati ai quartieri oltramontani, e la pittura sublime caderà affatto. Il pronostico si conoscerà se sia vero, in meno di cinquanta anni.