Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume X (1782)

Volume Decimo » Diario » I 10 » Maggio » p. 1795

valeva assai poco, che mi offrivo di scrivere io medesimo simili monodrammi, e che tutto il loro merito lo prendevano dalla musica. Infatti così veramente penso, quindi presa la penna distesi in tre sere la Didone abbandonata, ed il Conte Ugolino con qualche felicità per prova, persuaso, che con più studio si troverebbero altri soggetti di altro carattere, ed i suddetti si farebbero meglio di quello, che gli abbia io esposti. Serberò gli sbozzi nella mia settima Filza giornaliera al num. IV per scherzo, non pretendendo di aver fatta cosa di gran rimarco. Ma io mi arrabbio a veder certi che stimano tutto, e certi altri che nulla stimano. Bisogna dare il vero prezzo alle cose, e bisogna conoscere quello che veramente è difficile, distinguendolo, da quello che non lo è.

Tempo sereno, ma dominato dal vento piuttosto freddo.