suoi diritti. Così gli conviene di fare. Si pensi prima, e mai si ceda poi. Questa è quella massima che doverebbero seguitare tutt'i sovrani, ma per disgrazia spesso non pensano quanto bisogna per non dover poi cedere non di rado, o per non dover mutare di massime, e di condotta. Questo deve essere il destino dei piccoli principi, non dei grandi.
Tempo turbato con un poca di pioggerella nella mattina.
o A dì 7 detto domenica.
Tempo ragionevole assai, ma ventoso.
Con una legge del dì 15 marzo prossimo passato Sua Altezza Reale ha procurato di rimediare ai danni che ricevono i creditori dai debitori nelle concordie, nei fallimenti ecc., ma la materia è tanto complicata, che io, temo che l'oggetto delle sovrane cure non riceverà tutto quel buon fine, che voleva darsegli. Ovunque i creditori hanno la platea in favore, ma ovunque i debitori sanno giuocare la compassione, e i causidici s'impiegano più per un individuo che paga bene,