Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume X (1782)

Volume Decimo » Diario » E 10 » [Dal 24 febbraio] » p. 1761

i quali a braccia aperte chiedono sollievo ogni giorno struggendosi in lagrime con trattenere una mano, che si sarebbe stesa per aiutarli, per coprirgli, per assicurargli uno stato, una condizione, un ricovero. Questo è di quei mali sociali, che si oppongono ai beni, i quali il vivere in amicizia vera, apparente, o forzata con i nostri simili ci arreca, ad onta delle declamazioni di Giovanni Giacomo, ma è per altro grandissimo più di quello, che possa concepirsi. Per mia disgrazia accrescerò la lista non di quelli, che hanno trovati degl'ingrati, ma di quelli che anche con la massima dose di sincera gratitudine riscossa per un tratto di beneficenza hanno sofferta una massima dose di dispiaceri, di afflizioni, di crepacuori, di desolazioni di spirito, di... Ah!... Dunque è meglio alimentare un cane, un cavallo ecc. che un individuo simile a noi?