D 10
D 10
[Dal 7 febbraio]
ø A dì 7 detto giovedì. Berlingaccio.
Tempo rigido, e turbato.
Forse non passai mai questo giorno in maggior dolore, parte dalla Teresa a consolarla con una finta ilarità, parte con un amico, e poi con un'amica a sfogare i miei dispiaceri, parte al letto di un infermo (canonico De Rasse) a trattenerlo. Certi periodi della vita sono rimarcabili, e non si possono celare, o dimenticarsi da chi scrive tutto di sé. Il concorso delle maschere agli Ufizi fu mediocre.
ø A dì 8 detto venerdì.
La Teresa scrisse giorni addietro all'Arcivescovo per il fine di difendere la mia onoratezza quali fossero gli attuali suoi sentimenti verso il Chelli, e gli chiese che troncasse tutte le inutili lunghezze, le quali temeva che si andassero frapponendo nella sua causa. La lettera fece impressione, ed il prelato ha fatte delle buone parti anche nel merito, ma inutilmente. Si veda quanto si avanza l'impegno, e si pronostichi se si può.