amici dei loro sudditi. Ma in essa so che tutto non ha potuto includere, perché gli si sono opposti alcuni savi troppo attaccati ai vecchi pregiudizi, e troppo freddi per sapere immaginare dei compensi. Certo che la criminale esige una intiera riforma ovunque, e certo che il farla con prudenza non è opera di un giorno, né di persone avvezze a non creder vero, né buono, né fattibile, se non quello che impararono in gioventù, e praticarono per molti anni nel corso dei loro impieghi. Verrà egli mai il momento in cui l'uomo riacquisti i suoi diritti, il vizio sia punito quando, e come conviene, la libertà del suddito non sia sacrificata né alla collera, né all'interesse del fisco, ed il sovrano non confonda le idee di ciò che vuole, con quelle di ciò ch'è propriamente utile a coloro che l'ubbidiscono per star meglio in società?
Tempo bello.