Mantellate dalla Teresa a fargli sentire, ed a fargli giurare le posizioni da darsi al Chelli. Si scosse, si alterò, ma l'atto ebbe felice compimento. Mie lettere alla Teresa. Gli scrissi poi una lunga lettera (altre gliene ho scritte antecedentemente istruttive con estrema dolcezza, ed altre gliene scriverò
per ispirarle la moderazione, la quiete, la virtù, e tutte saranno da potersi mostrare al pubblico anche in stampa) per fargli sentire il suo stato, ed il mio, onde non mi credesse troppo ricco, e non credesse di poter esigere da me o più di quello, che gli ho assicurato, o più di quello che gli posso dare. Nella mia solitudine procuro ancora di dissiparmi, e d'intrecciare varie cose non essendo in disposizione di confinarmi al mio tavolino, di occuparmi dei miei libri, e dei miei fogli, e di godere il gusto di un intiero raccoglimento di spirito, come ho goduto in altri tempi.