ø A dì 5 detto mercoledì.
Tempo bello assai nella mattina, poi un poco turbato.
Io studio qualche volta i miei amici, e gli trovo tutti malcontenti. Che strana cosa, che nel mondo non possa star bene, se non quello, che ha poco talento, poca vivezza, poca sensibilità! Tutti hanno dell'ambizione, della presunzione, dell'amor proprio in gran dose, cosa che gli tradisce. Alcuni di questi amici sono martiri delle loro passioni. In mezzo ad essi poi mi ritiro entro di me, ripenso a quello che passa nel mio cuore, e vedo che spuntano dal più nascosto ripostiglio dei germi, che mi paiono piante parasitiche, o piante velenose. Cerco di strapparle, e sempre rinvigoriscono, perché il suolo le alligna. Chiamo in soccorso la filosofia, e la filosofia tace, o è rauca, ed impotente. Che mi resta? Non lo so.
ø A dì 6 detto giovedì.
Si tengono alcune volte la settimana delle ristrette conversazioni