Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume IX (1781)

Volume Nono » Diario » A a 9 » Novembre » p. 1692

ø A dì 7 detto mercoledì.

Tempo simile poi piovoso nella sera.

Col vivere s'impara, e s'impara a nostre spese. Quanto è giusto il sonetto dell'abate Metastasio, in fronte all'Olimpiade.

Mi ha sempre colpito moltissimo, e mi ha commosso. Io sono attualmente in un tumulto tale di affetti da sentirne anche più tutta la forza. Lo comenterei, lo parafraserei, gli farei le note con un fuoco, e con un trasporto estremo. Ma quanti hanno pensato come lui? Il bollore delle passioni, la forza degli affetti, il colpo delle disgrazie rendono eloquenti gli uomini almeno doppo i primi impulsi. La fantasia agitata dalle larve come in Oreste mette in convulsione una femmina, scuote, e commuove un uomo pacifico, e se non succede il delirio è una grazia del cielo. Lo compiango quando egli diviene crudele, perché