ø A dì 25 detto giovedì.
Tempo nebbioso con pioggia nella sera.
Per conto della ragazza mi trovo sempre in un laberinto più scabroso, e difficile. Ripeto quello che ho detto altre volte "Fata viam invenient" ma il non veder questa strada mi attrista, mi abbatte, mi pone in desolazione. Che sarà mai?
Ella cade anche per le più piccole cose donnesche in fierissime convulsioni, come oggi è seguito per conto di un vestito, che perdo la speranza di saperla guidare salva in porto. Per quello che sia di me ho la coscienza che mi consola, ho il sentimento delle mie intenzioni, ho il disprezzo delle cose esterne, sicché sia quello che ha da essere, se la macchina soffrirà, l'anima sarà tranquilla concentrata in se stessa, e spogliata di tutto quello che vi è di terreno, e di umano. Ho anche vissuto tanto per sapere cosa sono le donne.