che sostiene, mi pare con ragione, essere di quei luoghi a cui le ha attribuite nella sua operetta sopra varie medaglie impresse a Londra nel 1773. In tal congiuntura ne pubblica una inedita in oro del Gabinetto del Re appartenente a Eraclea nella Magna Grecia con un tipo nuovo, cioè un Ercole in riposo.
Questi due accademici possono battersi assieme con piacere degli spettatori. Il primo forse è più erudito, il secondo più sagace. Vero è che ancora non abbiamo cognizioni bastanti per riconoscere a quali luoghi appartengano di sicuro molte antiche medaglie. Due, o tre lettere possono essere il principio del nome di varie città. Le deità possono esser comuni nel culto a diversi luoghi, e lo stile della fabbrica è un indizio equivoco. Vale qualche cosa il sapere ove le medaglie sono state trovate, ma il caso fa nascere molti accidenti.