A dì 6 detto giovedì.
Libretto sul lusso. Nel mentre ch'è discorso di moda il parlare del lusso mi è balzato in mano un libruccio in 12° di pagine 77 col titolo Essai sur le luxe 1764. Egli è delle cose più ragionevoli che abbia lette in questo genere.
Non biasima il lusso in se stesso, ma biasima quello che non deriva da buoni regolamenti del governo per far fiorire l'agricoltura, ed i buoni costumi. Biasima quelli che lo proibiscono in se stesso, e vuole che si abolisca con impedire le sproporzioni delle ricchezze, vuole che s'impedisca quello delle cose forestiere, o delle cose che favoriscono troppo un genere d'industria a scapito di molte altre; e loda le leggi sontuarie che dirigono il lusso, non quelle che lo impediscono affatto, facendo vedere essere false egualmente le accuse dei suoi nemici, e le apologie dei suoi parziali con molta giustezza d'idee, e di sentimenti.