Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume IX (1781)

Volume Nono » Diario » R 9 » Agosto » p. 1636v

In sostanza bisogna concludere che i propri vizi perdono gran dose della loro enormità perché sono nostri. Ciascuno è buon avvocato di se medesimo anzi panegirista, tanto l'amor proprio è sagace a richiamar tutto a se stesso, ed a tingerlo di quel colore che lo può rendere più avvenente, e meno odioso. Io qualche volta ho lasciati correre dei tratti che potevo meglio contenere, e forse l'ho fatto per vizio di cuore, o di spirito. Se più presto prendevo la penna maggiormente sarei caduto in simili sbagli, perché averei meno appresa la loro importanza. In gioventù abbiamo il seno gravido di cose che disapproviamo in età più matura, e crediamo il mondo più giusto, più retto, più discreto di quello ch'è. Pochi bene finalmente scrivono affatto per loro, e se lo fanno sono imprudenti poiché quello ch'è scritto ci vuole assai per cancellarlo.