o A dì 8 detto mercoledì.
Le virtù luminose di un grand'uomo sempre sono costate del sangue, perché virtù si sono chiamate quelle qualità che non meritavano tutto affatto un tal nome. Il valore, e la fortezza sono virtù, ma virtù che sacrificano non di rado la giustizia, e la temperanza, e quando le sacrificano perdono il rango che tengono in loro compagnia. Un uomo virtuoso non è padrone del sangue de' suoi simili, e quando lo sparge deve spargerlo con parsimonia. Anche del proprio non può essere liberale se non in pochi casi. Ma tutto quello che non è ordinario abbaglia, e fa scambiare i nomi delle cose. Queste idee generali rivestite con gli esempi tratti dall'istoria farebbero miglior comparsa, ma io le getto semplicemente sulla carta per farmele servire di regola alle occorrenze leggendo le cose passate ed osservando quello che accade al mio tempo.