( Catani) è giovane affettato, ma con del talento, e poco studio. Or costui fa l'uomo di lettere, scrive, e stampa a distesa trinciando francamente su tutto. Di lui è il Giornale Fiorentino; egli lavora al Giornale Enciclopedico per gl'impresari del Magazzino Universale; sue sono le vite degli Imperatori romani annesse ai loro ritratti presi dai busti della Real Galleria ecc. Io scommetto che fuori costui è tanto stimato quanto qua è messo in ridicolo, e scommetto ancora che in altro tempo, e con altra educazione egli sarebbe riuscito qualche cosa di non cattivo. Nell'anno scorso il povero ragazzo stette in prigione per una satira inserita in detto suo Giornale Fiorentino contro vari livornesi. A me pare che a nove decimi dei nostri letterati italiani sieno appresso a poco sul suo stile. Si pensi adunque, che gusto ci posso avere stimando tanto i vecchi della mia fanciullezza.