fare delle cose buone, ma non ci sacrifichiamo al loro gusto.
Tempo bello.
ø A dì 18 detto giovedì.
Quante vigilie perdono inutilmente i letterati! Tutti quelli che si applicano a soggetti momentanei, a controversie poco interessanti, a sistemi di moda; tutti quelli che ricopiano gli altri, che vogliono creare su deboli fondamenti, che scrivono senza genio; tutti quelli che si lasciano consigliare dall'adulazione, che mentiscono, che... tutti costoro impiegano malamente le loro vigilie, affaticano i torchi senza frutto, si comprano con sudore l'oscurità. Se hanno in vista un guadagno può riuscir loro, se riesce di persuadere al pubblico, che buono sia il loro libro, benché fra dieci giorni sia per esser riconosciuto mediocre; se hanno in animo di occuparsi, doppo che hanno scritto, depositino i loro fogli, e non pretendano di annoiare i loro contemporanei col fargli passare alle