presente anno è stata ristampata la medesima opera con poche aggiunte in fine nelle quali l'autore non si ritratta per conto del Davanzati anzi p. 373 dice a disdoro nostro, essendo la dilui lezione scritta in basso volgar fiorentino essere questo di tutt'i dialetti italiani il più disgustoso verificandosi l'assioma che "corruptio optimi est pessima". Se avessi qualche momento d'ozio vorrei prendere la difesa di Bernardo scrivendo qualche discorso contro l'abate Gagliani, perché fra tutti gli autori in materia di moneta è quello a senso mio, ch'è più nella buona strada. Io ho sopra questa materia le mie idee, le quali benché non si accordino con quelle degli altri, le stimo non ostante vere, e mi pare che sieno confermate dai fatti. Ma non è questo il luogo per spiegarmi. Se averò il tempo lo farò più a proposito.
Tempo un poco nebbioso.