indigesti che averebbero bisogno di tempo, e di riflessione per esser ordinati, e schiariti, e fatti gustare.
Tempo vario.
ø A dì 28 detto sabato.
Crudeltà. Ammirate la crudeltà degli uomini.
Tournefort nel suo Viaggio di Levante t. I p. 111 (edizione del 1727 a Lione in 8°) parla della pena detta il gangio (le ganche) o specie di corda (estrapade) che praticano i turchi, dandone la figura. Essi l'innalzano alla porta delle città, ed il carnefice tira su i condannati per mezzo di una carrucola, e abbandonando poi la corda gli lascia cadere sopra un rampino di ferro, al quale quei disgraziati restano presi o nel corpo, o nei fianchi, o in altra parte, e in questo stato gli fanno morire. Ve ne sono di quelli che sopravivono così due, o tre giorni, e chiedono da fumare ai passeggeri mentre i loro compagni urlano come arrabbiati. Anche l'impalatura descritta nello stesso luogo è orribile. Qualche infelice che non muore nell'operazione viene