T 8
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[Dal 27 ottobre]
Altri autori altre cose hanno pensato, ma senza maggior solidità per chi non ha pregiudizi. Gli alfabeti sono invenzioni artificiali, onde si può facilmente immaginare, che dovevano esser diversi fra loro, come che nati in diversi tempi, e in diversi luoghi senza comunicazione d'idee. Le lingue potevano ancora avere delle differenze, ma imparandosi dai genitori dovevano, o devono serbare un fondo originale, il quale resta forse a noi incognito, e non sentito, che siamo tanto lontani dalla sorgente primitiva. Non intendiamo poi di quante novità possa esser cagione il mescolamento successivo degl'idiomi, che si allontanò dalla rozzezza a proporzione che gli uomini che gli parlano acquistano cultura, appunto con prendere, o conformare nuove voci. La materia per le mie riflessioni sarebbe vasta, ma io su queste carte non getto che dei pensieri