ø A dì 21 detto sabato.
Se fossi sovrano doppo un dato numero di anni vorrei avere una nota di coloro che mai mi avessero domandata alcuna cosa, che mai fossero venuti a farmi ricorsi, rapporti, ecc. in sostanza che mai si fossero presentati alla mia udienza, ed a questi accorderei in preferenza la mia stima informandomi della loro condotta, che crederei di trovare sicuramente virtuosa. Gli uomini savi si astengono di ricorrere al trono, di annoiare la sovranità, di chiedere una miglior sorte di quella, che fu loro assegnata nel nascere. Contenti di loro medesimi piegano il capo al comando di Dio, e del loro principe, e da quello sperano tutto, da questo desiderano poco. Vivono nascosti, e per questo appunto sono dimenticati, ma non infelici. Io sono sicuro che non vi è stato sovrano a cui sia mai caduto in mente questo pensiere. Per concepirlo bisogna esser nato lontano dal soglio.