l'Avercampio ha qualche volta sbagliato, ma generalmente le sue illustrazioni danno dei lumi, e sono per esser trovate utili. Del poco ordine osservato nell'opera non se ne deve far colpa all'Avercampio. Egli ebbe le tavole già incise, e quando Bartoli le lavorò non si era trovato un metodo giusto per distribuire le medaglie. Noi ne siamo debitori al Vaillant in lode del qual sono noti i bei distici di monsieur de la Monnoye fatti per il suo ritratto "Cernitis? Hic vir est spoliis orientis onustus / Romanas et opes argolicasque vehens. / Tot collecta mori cur non monumenta vetabunt, / Tot collecta vetat qui monumenta mori?"
Le Notti d'Young sono una nuova specie di poesia nata a mio tempo, che gli antichi, né i moderni conoscevano. La traduzione toscana del Bottoni riuscì mirabilmente. I francesi non avendo il nostro verso sciolto non potevano farci gustare la nobiltà patetica, e sublime di questo autore, che dalla più cupa serie dei mali, e dalla profonda meditazione