del Gabinetto di Vienna. Nel catalogo l'autore accenna i pezzi pubblicati nell'opera suddetta quelli che inserì fra i Numi anecdoti e quelli che stanno negli scritti di Froelich, e poche volte rimanda alle sue tavole in cui non si danno che 130 medaglie.
Di rado si spiega il motivo per cui una medaglia si è posta più in un luogo, che in un altro, o succintamente si rimanda a qualche libro per conoscerne la spiegazione. Ma non ostante il catalogo è di grandissimo sussidio per distribuire un gabinetto, per collocare a' suoi luoghi qualche pezzo, per assicurarsi dell'esistenza, o della lezione di alcun altro. Vi sono degl'indici, ma si sarebbe desiderato che avesse Eckhel dato ancora il quantitativo in ristretto del gabinetto ch'è più ricco del nostro, in materia specialmente di medaglie imperiali latine. Se io avevo l'opera quando feci il mio catalogo mi risparmiavo molta fatica. Con esso l'ho in qualche luogo corretto, e seguiterò a farlo sullo sbozzo. Che mi resta a dire in un succinto ragguaglio di un catalogo