fuga dalla patria, onde con sentenza de' 22 dicembre 1777 fu bandito, e condannato alla confiscazione dei beni ecc. Il motivo della fuga fu l'essere stato messo in ridicolo dal conte Carlo Gozzi in una sua commedia intitolata Le droghe di Amore recitata dalla compagnia Sacco, non avere ottenuto riparo dal Tribunale degl'Inquisitori di Stato, il non essergli potuto sortire di andare alla residenza di Napoli per cui era stato eletto, ecc. Lo scritto è pienissimo di fuoco, e di forza, e l'autore si difende nobilmente raccontando tutte le sue disgrazie alla lunga, e la persecuzione mossagli dal celebre cavalier Tron e da sua moglie che lo domina, e che descrive nata di nobile, ma umil famiglia, bella quanto basta, fuor che nell'uguaglianza degli oneri, dotata di vivace ingegno, e di estremo capriccio, e vogliosa nella sua gioventù di passare per la trafila di tutti gli differenti stati di una femmina, e di discendere sino al fango per poi volare sopra il tetto. Non veddi mai un'apologia più forte di questa, e sanguinosa, né conobbi mai uomo che sapesse giustificarsi con tanta nobiltà di sentimenti