o A dì 3 detto venerdì.
Nuovo papiro. L'avvocato Migliorotto Maccioni professore in Pisa offerisce a Sua Altezza Reale un papiro, e dice che da due parti gli sono già offerti scudi 400.
Ha accompagnato questo papiro con le sue osservazioni, che formano un trattatello manoscritto diviso in 12 capitoli nel quale lo va illustrando con molta sagacità, ed erudizione, credo io, per metterlo in gala. Egli contiene una donazione fatta alla chiesa di Ravenna di beni situati nel territorio d'Imola da Pietro di Luciano da Cagli mentre governava quella sede Giovanni II l'anno di Cristo 469 indizione VII. L'età della donazione la rileva il Maccioni da molto sottili induzioni, ma non è il suo raziocinio senza replica. In ogni ipotesi per altro è il papiro di molto antica data, e di un merito eguale a quello degli altri papiri ch'esistono, benché sia mancante nel principio di alcuni versi, ed eroso alcun poco nella parte sinistra. Il detto prezzo è assai grave, ed io non so ancora se il papiro meriti di essere acquistato. Vero è però che la Storia diplomatica del Maffei