Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VIII (1780)

Volume Ottavo » Diario » D 8 » [Dal 13 febbraio] » p. 1350v

o A dì 21 detto lunedì.

Tempo assai piovoso nella mattina, poi turbato, e rigido.

Elogi accademici di monsieur d'Alembert. Ho finiti di leggere gli Elogi di d'Alembert letti nell'Accademia Francese, e stampati in 12° nell'anno scorso, e mi sono estremamente piaciuti.

Dica quello che gli piace lo sciocco, e fanatico Linguet, il signor di Alembert val mille volte più di lui, e più di tanti altri vermi della letteratura francese. Non posso far memoria di quello che più mi ha dilettato in questi elogi, perché tutti mi hanno ricolmo di ammirazione, e mi hanno fatto desiderare di vedere quei 60 altri, e più che il segretario dell'Accademia ha già distesi. In questa lettura godevo un dolce fremito, che mi ricolmava di patetica gioia quando la virtù era degnamente esaltata, quando i talenti erano onorati con giuste lodi, e quando, trovavo che il merito oppresso in vita aveva fatto tacere l'invidia morendo. Quando poi d'Alembert m'insegnava, quanto pascolo riceveva il mio intelletto! Il suo stile pieno di sentimenti tratteneva la mia attenzione. Questi elogi sono dei pochi libri da potersi leggere con gusto di 50 anni. Quelli di Fontenelle sono troppo spiritosi, quelli di Thomas troppo gonfi.