Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VIII (1780)

Volume Ottavo » Diario » C 8 » Febbraio » p. 1345v

Tempo bello.

ø A dì 12 detto sabato.

Tempo turbato, e coperto.

Le tante mutazioni, che osservo sotto i miei occhi mi porrebbero qualche volta di male umore, se non fossi abbastanza filosofo per considerare, che tutto qua è soggetto a variazione, e che passano per imbecilli coloro, i quali non ambiscono di mutare per indurre dei miglioramenti nelle cose umane, come se capaci fossero di perfezione.

Follia! Si scansa un male, e si cade in un altro, e da un male in un altro si passeggia sempre inquieti, scontenti, solleciti, e si vive una vita piena di brighe, d'impacci, di sudori per far star bene quelli, che non sono, e che di star bene non saranno persuasi. Sciocca filosofia, che fa il nostro tormento! L'esperienza degli anni dissipa un velo, che i giovani non credono di aver sugli occhi, e la ragione non supplisce ad essa. Lo sento con mio dolore, e mi rammento quando sprezzavo i vecchi! Ora i giovani sprezzano me, ma io non prendo collera, anzi nel cuore rido molto, e studio di adattarmi alle novità, come uno si adatta sopra un nuovo canapè, sopra un letto nuovo ecc. ecc.