siccome pare che s'insinui nella prefazione di quest'edizione pag. XXXIX, ma io veramente non lo credo, perché a' tempi del Segretario Fiorentino non si era suscitata la ridicola disputa sopra il nome da darsi alla lingua in cui scrivono gl'italiani, come ha osservato l'Apostolo Zeno nelle Annotazioni alla Biblioteca del Fontanini t. I p. 36. Il detto Discorso a mio giudizio è cosa di poca conseguenza, e men degna di colui al quale si ascrive, tanto più che vi sarebbero molte repliche da farli, se avessi desio di entrare in una materia che ho sempre deriso, e nella quale non saprei spendere cinque minuti di tempo. Ne parlerò nelle giunte alla mia Vita di Dante.
I miei flati mi danno un pochetto fastidio.
ø Domenica a dì 20 detto.
Alla Società Colombaria ho veduta una stampa dedicata al duca di Chaulnes Michel Ferdinando d'Albert d'Ally rappresentante una tempesta presa da un quadro del Gabbinetto di M. D. Poulhairies