Marchesa Molo. È qua da molto tempo la marchesa Molo dama milanese, che ha intentato lo scioglimento del suo matrimonio per impotenza dello sposo. Ella ha perduta la causa in Milano, e in Roma, essendo stati discordi i periti nel pronunziare sopra la recognizione delle parti. Questa dama non più giovane, né bella ha trovati molti amici.
A me sempre mi è parsa poco degna del suo onore questa causa. Doppo aver dichiarato questo mio sentimento ho veduto che ho dalla mia Bayle autore non punto rigorista nell'articolo di Carlo de Quellenec sposo di Caterina de Parthenai, de Soubise, ove tratta di ciò a lungo. Egli ha ragione di dire che vi sono delle cose le quali senza esser peccaminose, o infami, sarebbe meglio non farle che farle (si dicono queste "perfectiones" "simpliciter simplices" dai scolastici), e perciò offendono in qualche modo la reputazione delle donne, e di questa specie essere le istanze femminili per rompere gli sponsali con un supposto frigido marito. Ma non mi ascoltavano i suoi parziali. La marchesa non è stata condannata al congresso, ma quello ch'è accaduto prova almeno che le visite tuttavia nei tribunali