Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » A a 7 » [Dal 13 novembre] » p. 1306v

ø A dì 24 detto mercoledì.

Tempo burrascoso nella notte, e nella mattina con pioggia poi sereno, e bello.

Io acquisto ogni giorno più indolenza, e perdo la voglia di faticare fuori, che per mio piacere. Che profitto si ricava dal prendersi pena di farsi un nome? Niuno. Cosa ci produce il lavorare per il vantaggio del pubblico? Niuno. Dunque? Dunque si consumi la vita con la nostra onesta soddisfazione.

Chi sparge il sangue nelle battaglie; chi si arrischia al mare; chi negl'impieghi mette a risico il proprio onore, e la propria coscienza; chi senza saper brigare crede di farsi un merito scrupolosamente adempiendo agli obblighi, che gli corrono per la paga che riceve; chi... Tutta sciocchezza. Un grano di quiete val più di 100 libbre di gloria; un grano di piacere val più di 1.000 libbre di speranza; un grano... Egli è mai tempo che mi disinganni! Ne ho sempre avuti dei motivi. Oggi giorno pare che mi creschino, di modo che conoscendo, che mi resta a vivere meno di quello che ho vissuto mi monterò sopra un treno più sicuro.