o A dì 11 detto giovedì.
Nel vol. XXXIX delle Memorie della Reale Accademia delle Iscrizioni p. 549 s'incontrano le ricerche dell'abate Le Blond sopra due medaglie imperiali della città d'Ippona nell'Affrica proconsolare la quale a distinzione di un'altra nella Numidia è stata chiamata "Diarrhytus propter aquarum irrigua" secondo Plinio lib. V cap. 7 e queste furono lette nel 1772. Dette medaglie, di cui si dà la figura, sono del gabinetto di monsieur d'Ennery che ha in Parigi una preziosa collezione, facendone però commercio. Le medesime appartengono a Tiberio, e sono di bronzo; in una di seconda forma vi è nel rovescio la testa di Druso, e nell'altra ch'è di gran modulo la figura di Livia madre di detto Imperatore in forma di una divinità, e tutte e due portano l'epigrafe "Hippone libera". Questo squarcio è erudito. L'accademico mostra che le medaglie attribuite a Ippona dal Vaillant nel suo libro delle colonie non gli appartengono sono anzi di Pario in Bitinia (ved. il t. XXV di queste Memorie dell'Accademia), che una ne ha pubblicata Seguin (Numismata selecta editio altera p. 13), la quale non è stata bene illustrata, e che un'altra trovasi nel museo di Pembrocke (parte II tavola )