mentre nell'altro vedesi la testa, ed il nome di Druso Cesare. Questo principe adunque viveva nell'anno 35 del tribunato di Tiberio, 33 di Cristo. Questa è la conseguenza del padre Panel. Per distruggerla l'abate Belley convinto che le medaglie sono testimoni muti, quando gli scrittori tacciono, compendia in primo luogo la vita di Druso, e si fa luogo in tal forma a spiegare detta medaglia mostrando che il trovarsi nella medesima la testa di Druso non prova che il medesimo fosse in vita, anzi la storia ci assicura che nell'anno 33 di Cristo e 786 di Roma era già morto da 10 anni indietro. Nel corso di queste osservazioni l'abate Belley prende occasione di citare altre medaglie, e di far mostra di quella estesa dottrina che ho più volte in lui ammirata, e che si celebra nell'elogio inserito in questo medesimo volume p. 277.
Tempo piovoso, e rigido.
Nella notte passata ho avuta la febbre, e del dolor di corpo, non so per qual causa. Oggi sono bastantemente contento di me.