Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » S 7 » [Dal 21 agosto] » p. 1210

opera mi ha contentato più della seconda, ma che in ambedue spira la leggerezza francese. Il linguaggio pittorico di questi scrittori, e in particolare del secondo è molto animato, ed espressivo, ma con tutto questo i loro giudizi sono monotoni ed arbitrari, le notizie che danno poco esatte, le decisioni troppo precipitate. D'Argensville parla male del Vasari, ma egli non loda i suoi meno di lui. Vuol fissare il carattere dei disegni di ciascun pittore di cui tratta e non vi riesce, pretende di stabilire delle regole certe per distinguere le maniere di ognuno, e con un gergo ideale non porge delle idee precise. Le materie pittoriche sono a mio parere ancora in una grande oscurità, perché i sensi per l'attività, e perfezione variano all'infinito, e producono dell'idee dissimili, né io credo che sia possibile schiarirle con intiera precisione.