Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » M 7 » [Dal 5 maggio] » p. 1164

o A dì 16 detto domenica.

Tempo bello, benché nella mattina un poco nebbioso.

Ho pranzato all'amichevole dal signor canonico de Rasse, il quale però è uomo che mi dà della soggezione per essere assai affibiato. Questa nostra frase dice assai.

o A dì 17 detto lunedì.

Tempo assai buono, e tiepido.

Ebreo Jonas, bravo giocolatore. Abbiamo un tal Jonas ebreo nato a Manheim, il quale fa dei giuochi di carte, ed altri con sorprendente lestezza.

Tutti quelli che gli hanno veduti fanno le maraviglie. Io non ne sono curioso, perché so che tutto nasce dalla destrezza del giuocolatore, il quale ha impiegato il suo talento in cosa di nessun utile. Io mi diverto più a vedere quei giuochi, che mostrano a che cosa la nostra macchina si può piegare, ed assuefare, di quanto è capace l'industria, e l'ardire umano. Gli altri giuochi portano tutto il merito nell'ignoranza dell'artifizio con cui si eseguiscono, ed io già so di non sapere tante altre cose, che varrebbe meglio che io sapessi.