Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » M 7 » [Dal 5 maggio] » p. 1162

o A dì 12 detto mercoledì.

Tempo turbato con pioggia verso le tre della sera, e tuoni.

Elogio di Voltaire composto dal re di Prussia fatto tradurre alla mia ragazza. La mia ragazza ha finito di tradurre l'elogio di Voltaire fatto dal re di Prussia, ma intanto è uscita in luce un'altra versione molto infelice, per il che ho sospeso di far stampare la prima la quale col mio aiuto, e con quello del maestro è riuscita almeno mediocre.

Pubblicandola volevo dirla fatta da una Fanciulla Grossetana, ma non vorrei che riuscisse come la Fanciulla Mugellana, che abitava queste medesime stanze. La scorgo però con dei difetti di spirito simili a quelli, che aveva la madre, e sento, che ha bisogno di un buon marito, acciò si conservi nella natural sua probità. Il suo talento è mediocre, ma non la volevo una dottoressa, e sarà un semplice mio capricciolo, se faccio comparire alle stampe il suo nome. Vedo ancora, che certe massime le attinge dove non parrebbe, che le dovesse attingere, e che la compagnia la più sicura in qualche cosa la guasta.

ø A dì 13 detto giovedì. L'Ascensione.

Quest'Efemeridi mi danno il piacere di allungare la mia vita. Nel rileggerle provo doppiamente la soddisfazione della mia esistenza. Mi richiamo alla memoria i godimenti passati, i pensieri, le riflessioni, le imagini che ho concepite in altri tempi, e replicatamente le godo, quante volte me le ripongo alla mente. Quindi non perdo quello, che una volta ho concepito, e ideato, ed assaporo i diletti trascorsi con qualche gusto, né il tempo gli sperde, e la dimenticanza gli dissipa. Io sono perciò molto contento di averle intraprese, e benché ne cancellassi una parte, il più mi diverte assai, e mi fa vedere che con un piccolo artifizio possiamo prepararci delle soddisfazioni, che il volgo non conosce.

Tempo piovoso nella mattina, fosco, e turbato assai.