Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » I 7 » [Dal 26 marzo] » p. 1147v

che i toscani ripongo nella sesta Filza giornaliera num. VI alcuni versi dell'abate Francesco Zacchiroli intitolati La scuola delle dame che ha recitati con sommo applauso nelle scorse settimane in una delle nostre accademie. Vi è dell'estro, ma vi è ancora qualche cosa che non regge alla lettura. L'autore è poeta, ma non pasciuto dagli antichi, onde non dice le cose come le averebbe dette Redi, e Magalotti. L'idea è ingegnosa, e meritava di essere sviluppata con quella felicità di espressioni che avevano i nostri vecchi, non con quel pesante prosaico frasario degli oltramontani, che hanno la lingua di un'indole tanto diversa dalla nostra.

Bisogna cercare la quiete del nostro cuore superiormente a tutte le cose del mondo, perché questo è un bene sempre vivo, piacevole, presente, comune a tutt'i tempi, ed a tutte l'età. I sacrifizi che a lei si fanno sono ben pagati, e chi non la cura è veramente infelice, o per scelta, o per disgrazia. Avessi io sempre pensato a ciò potentemente!

Tempo un poco brusco nella mattina.