ø A dì 16 detto martedì.
Un altro interessante pezzo si trova nel tomo suddetto dell'Accademia delle Iscrizioni (XXVI p. 532) ed è dell'abate Barthélemy. Lo lesse nel 1750 e contiene delle riflessioni sopra alcune medaglie pubblicate da vari autori. Queste medaglie sono di re, di città greche, e d'Imperatori romani. È necessario che io accenni in succinto quanto in tali osservazioni si corregge.
Primo: Il barone de La Bastie nelle note a Jobert t. II p. 329 lesse in una medaglia del Gabinetto del re "ΘΟΝΤΟΠΑΤΟ" invece di "Ο ΘΟΝΤΟΠΑΤΟ", ed il nome di questo re della Caria va pronunziato Otontopate, non Tontopato.
Secondo: Il medesimo autore (t. I p. 25 e 455) non ebbe giuste idee per poter fissare le medaglie più antiche ch'esistono, e s'ingannò assai sopra quelle che cita, onde in questa parte non bisogna fidarsi a questo antiquario.
Terzo: Barthélemy dichiara il vero stato di una medaglia che viene attribuita a Erode il Grande, e figurata, e letta diversamente dal padre Molinet, dallo Spanhemio, dal padre Arduino, e dal Liebe.
Quarto: Il medesimo esamina un'altra medaglia di Erode Antipa del