Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » F 7 » Marzo » p. 1125v

ø A dì 8 detto lunedì.

Delizie di Capri soggetto da poema libero. Il Marino poteva scrivere un poema molto lascivo intitolandolo Delizie di Capri. Di questo poema per intemperanza d'immaginazioni faccio qualche volta il canevas che per altro non ardirò mai di stendere in carta, perché so bene quanto le poesie libere nuocono ai costumi. Sarebbe stato bene che non ne fossero mai state fatte, ma non era possibile. La fantasia tradisce troppo spesso l'intelletto, e degli Aretini, dei Marchi Lamberti e dei Baffi ve ne sono stati e ve ne saranno in tutt'i paesi. La vera probità è di pochi, perché i legami delle leggi, e dei costumi inceppano la natura, che non potendo sfogarsi come vorrebbe, si sfoga come può. E la società se ci ha resi umani, non ci ha resi più casti. Che cosa strana, e infelice che noi siamo in tutti gli aspetti! Dobbiamo noi tornare alle selve come i talepani di Siam, i più austeri, i hilobrii dell'Indie ecc. Che contrasto nei costumi degli uomini! Questo contrasto potrebbe dipingersi in quel poema con entusiasmo, e far dire a un genio tutto il futuro per ricolmarlo di ridicolo.